Siamo sempre più convinti che il Codice Civile debba essere riformato.
La riforma però non deve essere come quella in atto (Nota: la Legge, ci risulta, non essere ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, è vero che andrà in vigore con il 1 gennaio 2004 e pertanto c’è ancora tempo per modificarla radicalmente, come in parte già avvenuto con un Decreto del Consiglio dei Ministri), ma deve essere molto più radicale e molto più semplice:
Abolire tutti gli articoli del Codice Civile riguardanti le Società di capitale (non basta le SpA) e sostituirli con un unico e semplice articolo: Coloro che detengono la maggioranza del capitale e/o che in ogni modo controllano la Società possono fare quello che vogliono.
Qualcuno potrà pensare che siamo troppo radicali nelle nostre affermazioni, che siamo troppo graffianti, ma dopo che avrete letto il seguito pensiamo che la totalità dei nostri affezionati lettori avranno cambiato idea.

Il fatto:
Il 31 ottobre 2002 si tenne l’assemblea della Società con il seguente Ordine del Giorno:

1. Deliberazioni ex art. 2364, numeri 1, 2 e 3 del Codice civile;
2. Conferimento dell'incarico a società di revisione.

All’assemblea partecipava il Socio Content SpA che oltre a non figurare nel sito Consob tra coloro che possiedono oltre il 2%, inoltre il Socio Content SpA partecipava all’assemblea con ben tre delegati e precisamente:

Paolo Agrifoglio, per delega di Content Spa, per n. 11.757.500 azioni;

Rossella Pappagallo, per delega di Content Spa, per n. 23 azioni,

Anton Carlo Frau, per delega di Content Spa, per n. 25 azioni


A riguardo del problema della partecipazione oltre il 2% di Content, il Presidente assicurava che personalmente aveva ricevuto la dichiarazione del possesso sui prescritti modelli nei termini previsti dalla normativa, mentre a riguardo il problema delle deleghe il Presidente nulla affermava limitandosi a far presente che le proposte gli pervenivano da un delegato rappresentante oltre 11 milioni di azioni, delegato da Content SpA.

Al fine di fare chiarezza sulla vicenda veniva attivato l’unico mezzo che ha un azionista: denunciare i fatti al Collegio Sindacale ai sensi dell’Articolo 2408 del Codice Civile.

Qui di seguito fedelmente Vi riportiamo omettendo solo i dati dell’estensore di tali denuncie:

Mitt. «omissis»

02 Novembre 2002

RACCOMANDATA RR

Spett.le Collegio Sindacale

Freedomland SpA
Via Manfredonia 4
20142 Milano MI
Fax 02 - 89148732

Oggetto: Denuncia in base all'art. 2408 del codice civile.

La presente per denunciare al Collegio Sindacale in base all'art. 2408 del c.c. dei fatti censurabili.

Giovedì 31 Ottobre 2002, come ben ricorderete (desidero ricordare che il Collegio Sindacale era presente al completo ed addirittura due componenti del Collegio Sindacale sono stati nominati scrutatori), si è tenuta l'assemblea della nostra società in prima convocazione.

Nonostante abbia fatto presente che Content SpA non figurava, nel sito Consob alla data del 29 Ottobre 2002 (nemmeno alla data del 31 ottobre 2002), tra coloro che possiedono oltre il 2% del capitale, segno evidente che non aveva fatto le prescritte dichiarazioni, e che pertanto non poteva essere consentito il diritto di voto per le azioni in accedenza al 2%, il Presidente concedeva il diritto di voto a tutte le azioni possedute da Content SpA.

Inoltre la Content SpA partecipava con tre delegati avendo suddiviso il pacchetto nel modo seguente:

1) Delegato Frau Anton Carlo per delega di Content SpA per n. 25 azioni
2) Delegato Pappagallo Rossella per delega di Content SpA per n. 23 azioni
3) Delegato Agrifoglio Paolo per delega di Content SpA per n. 11.757.500 azioni

Desidero ricordare che ciò è proibito dalle leggi attualmente in vigore.

Pertanto alla luce di tali fatti l'assemblea non aveva il quorum per deliberare (oltre il 50% del capitale).

Vi invito pertanto a provvedere per quanto di Vs. competenza, riservandomi ulteriori iniziative al fine di tutelare il puntuale rispetto della Legge e delle regole, oltre che i miei diritti di socio,

La presente viene anticipata via fax.
In attesa di Vs. comunicazioni al riguardo, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.

Il Socio «omissis»


Il giorno 18 febbraio 2003 il Collegio Sindacale rispondeva con la sotto riportata missiva anticipata via fax.

18 febbraio 2003
Raccomandata R.R.

Anticipata via fax
Egregio Signor «omissis»


Oggetto: ‑ SUA DENUNCIA EX ART. 2408 C.C. DEL 02.11.2002 ANTICIPATA VIA FAX IL 04.11.2002 ED INVIATA A MEZZO RACCOMANDATA A.R. ‑ SUO INTERVENTO NEL VERBALE DEL 31.10.2002 (PAG. 4)


Egregio Signor «omissis»,

A) Relativamente a quanto evidenziato nella Sua lettera ed a quanto risulta nel verbale di assemblea del 31.10.2002 circa il fatto che il Socio Content S.p.A. ". . . .non figurava, nel sito Consob alla data del 29 Ottobre 2002 (nemmeno alla data del 31 ottobre 2002), tra coloro che possiedono oltre il 2% del capitale, segno evidente che non aveva fatto le prescritte dichiarazioni . . . .", il Collegio sindacale, effettuate le verifiche ed acquisiti i relativi documenti, precisa:

1) con lettera dell'11.10.2002, pervenuta alla Freedomland ‑ ITN S. p. A. il 15.10.2002, la July Twenty S.A. ha trasmesso ai sensi e per gli effetti degli artt. 120 ss. del D.Lgs. 58/1998 e 117 ss. del Regolamento Consob, il "Modello 120 A" relativo alla partecipazione posseduta indirettamente (per il tramite della società controllata Content S.p.A., con sede in Milano, Via Camperio n. 9 in Freedomland ‑ ITN S.p.A.;
2) con lettera dell'11.10.2002 la July Twenty S.A., anticipata via fax 1'11.10.2002 ed a mezzo raccomandata A.R. l'11.10.2002 n. 122406527906, è stata inviata alla Consob ‑ Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ‑ Divisione Assetti Proprietari e OPA, ai sensi e per gli effetti degli artt. 120 ss. del D.Lgs. 58/1998 e 117 ss. del Regolamento Consob, il "Modello 120 A" in formato cartaceo e in versione word su supporto informatico.
Sulla scorta di detta documentazione il Presidente
dell'assemblea del 31.10.2002, prof. Fabrizio Gardi, ha quindi legittimamente preso atto delle regolari notifiche dell'intervenuta comunicazione alla Consob.
Il Collegio Sindacale, richiamato anche quanto già replicato in sede di Assemblea e risultante dal verbale, ritiene che l'operato non può essere oggetto di censura.

B) Relativamente alla presenza di tre delegati per il socio Content, l'opinione dottrinale più accreditata ritiene che un socio possa esprimere anche un voto divergente con le azioni dallo stesso possedute (Jaeger, Il voto "divergente" nella società per azioni, Milano, 1976, e Id., Il voto divergente, in Tratt. soc. per az., Torino, 1994, 3*, 461 ss.). Nessun ostacolo si oppone, a maggior ragione (come autorevolmente affermato in dottrina: v. Sacchi, L'intervento e il voto nell'assemblea della S.p.A., ‑ Profili procedimentali, in Tratt. soc. per az., Torino, 1994, 3*, 424 s.) e può quindi ricorrere alla nomina di più rappresentati dello stesso socio per azioni differenti.

Ciò è avvenuto nel caso concreto in relazione alla partecipazione del socio Content, il quale ha provveduto a conferire tre deleghe distinte, ciascuna delle quali ha avuto ad oggetto azioni differenti (come dimostrano le tre distinte certificazioni rilasciate dall'intermediario aderente al sistema di gestione accentrata Monte Titoli S.p.A.) ed agli atti.

Il Collegio Sindacale fa presente, inoltre, che tutti i delegati hanno votato in modo univoco e che comunque uno di essi era portatore della maggioranza del capitale sociale e, conseguentemente, il voto dello stesso era sufficiente per l'approvazione delle delibere assembleari.

A Sua disposizione per qualunque approfondimento si porgono cordiali saluti.

Per il Collegio Sindacale - il Presidente - rag. Gianfranco Meroni

NON CI POSSIAMO CREDERE !!!

Crediamo anche che, con ogni probabilità, nessuno si è premurato di leggere le “opinioni dottrinali” (ci sono anche opinioni dottrinali che dicono l’esatto contrario) citate in quanto trattano di voto divergente formulato da un socio rappresentante più soci. Ovviamente il voto divergente, qualcuno a favore, qualcuno contrario e qualcuno astenuto, si riferisce ai pacchetti azionari rappresentati sì da un solo socio ma che si riferiscono ad altri soci (persone fisiche o giuridiche) diverse. Ovviamente nessun voto divergente può essere espresso per le azioni in capo ad un’unica persona fisica o giuridica.

Sarebbe “troppo bello” poter fare quello che i Sindaci della Freedomland hanno dichiarato potersi fare !!!

Vi facciamo un esempio di cosa accadrebbe in caso potessimo fare quello che hanno “certificato” potersi fare i Sindaci della Freedomland.

Un azionista titolare di “ben” quattro azioni (tre azioni di troppo) non potendo partecipare all’assemblea delega quattro persone diverse per l’esercizio del diritto di voto dando la seguente disposizione: al primo di votare favorevolmente, al secondo di votare contro, al terzo di astenersi ed infine, al quarto, di non votare.
Con questo sistema il nostro azionista potrà ben dichiarare che era favorevole alla delibera. Parlando con uno che aveva contestato la delibera potrà chiaramente dichiarare che aveva votato contro. Con chi aveva perplessità potrà ben dire che, non avendo capito bene, si è astenuto. Infine potrà dichiarare che non avendo capito nulla si era rifiutato di votare.

Se poi, il nostro “un po’ pazzerello” azionista gli venisse in mente di impugnare la delibera ve lo immaginate davanti al Giudice (ricordiamoci che può impugnare la delibera solo il socio assente o che ha votato contro) dover spiegare allo stesso che voto aveva espresso?

Secondo il nostro modesto parere il Giudice dovrebbe immediatamente chiamare (non sappiamo se esiste ancora) la Croce Verde e far internare immediatamente l’azionista in una casa di cura per malattie mentali. !!!

A Voi cari navigatori ogni commento ed ogni considerazione !!!

Crediamo però opportuno indicare i componenti il Collegio Sindacale della Freedomland:

Meroni Gianfranco Presidente del Collegio Sindacale

Gerla Cesare Sindaco Effettivo

Carpaneda Michele Sindaco Effettivo

Carlo Fabris