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Fmr Art'E' Marilena Ferrari riconquista la Sua Società senza spendere praticamente un Euro. Come raddoppiare la partecipazione facendo pagare il costo alla Società e a spese degli azionisti di minoranza. 10/11/2009 - fabris La Società Art'E', oggi Fmr Art'E', ha ottenuto l’ammissione al mercato telematico di Borsa Italiana SpA nel maggio del 2000 con un prezzo di collocamento di Euro 45,00 per azione. L'inizio delle contrattazioni è avvenuto in data 31 maggio 2000.
Il Presidente ed azionista di maggioranza Dott.ssa Marilena Ferrari prima della quotazione controllava la Società con il 52,85%, mentre dopo la quotazione scendeva al 39,08% Nel corso del 2002 scendeva ancora assestando la Sua partecipazione al 30,35% Il titolo nel corso degli anni scendeva fino a raggiungere nel febbraio di quest'anno la quotazione di 3,46 Euro con una perdita dalla quotazione di quasi il 93%. A questo punto ecco l’"idea" di come riuscire a riconquistare la Società senza praticamente spendere quasi un Euro. Cosa è successo? Costituzione di una srl con capitale sociale minimo (10.000 Euro) di nome Codex srl costituita il 16 febbraio 2009,. Detta società ottiene dalla Banca Popolare di Lodi un finanziamento di 12 milioni di Euro per un anno e un finanziamento, alla restituzione di detto finanziamento, di un ulteriore finanziamento di 6 milioni di Euro per cinque anni con pagamento di 20 rate trimestrali di Euro 300.000 oltre interessi Grazie a detto finanziamento viene lanciata un'OPA su Fmr Art'E' ad un prezzo di Euro 5,00 per azione (meno l’89% circa del prezzo di collocamento avvenuto 9 anni prima). Al termine di detta OPA (per inciso non riuscita in quanto non si è raggiunto nemmeno al 90% per lanciare l'OPA residuale e sperare quindi di raggiungere il 95% per esercitare lo squeez out – diritto di esercitare l’acquisto delle rimanenti azioni non portate all’OPA), Codex continua ad acquistare azioni ad un prezzo anche superiore ai 5,00 Euro dell'OPA e si studia la fusione di Fmr Art'E' in Codex, previa trasformazione di Codex srl in SpA (con il minimo del capitale e cioè di 120.000 Euro), questo per scaricare il debito fatto (finanziamento) per acquistare le azioni (OPA e successivi acquisti). Quindi viene convocata l’assemblea (30 novembre 2009 in prima convocazione) e viene depositato alla fine di ottobre 2009 il progetto di fusione. Un’attenta lettura del progetto di fusione evidenzia che l’azione Fmr Art’E’ viene valutata Euro 15,36. Quindi le azioni acquistate sia con l’OPA che fuori OPA da parte di Codex srl hanno (a distanza di poco più di un mese) realizzato una plusvalenza di BEN Euro 24 milioni e pertanto le azioni di Codex (dopo la trasformazioni in SpA portate a 1.000.000 senza valore nominale, parità contabile 0,12 Euro cadauna) valgono ognuna 15,40 Euro. Ne consegue che gli azionisti Fmr Art’E’ riceveranno per ogni loro azione una azione della Codex SpA che nel frattempo avrà mutato il nome in Art’E’ e ovviamente avranno il debito nei confronti della Banca Popolare di Lodi (debito contratto da Codex). I fondatori e soci storici di Art’e’ e cioè Marilena Ferrari, Fabio Lazzari e Davide Bolognesi dopo le operazioni sopra descritte avranno quasi raddoppiando la loro partecipazione con un esborso di qualche decina di migliaia di Euro e con una “teorica” plusvalenza di parecchi milioni di Euro, ovviamente il tutto a spese della Società e sopratutto degli azionisti minoritari. Infatti: Marilena Ferrari: possedeva prima della fusione una quota del 30,35% del capitale sociale che, dopo la fusione, si alza al 60,17%. Fabio Lazzari: prima della fusione 6,49% - post fusione 12,87%. Davide Bolognesi: prima della fusione 3,49% - post fusione 6,92%. Chiaramente il tutto nel rispetto delle norme di legge e dei regolamenti di Borsa e Consob: progetto di fusione, valutazione delle società, rapporto di cambio, relazione della Ernst&Young che certifica che tutto è a posto, e quant’altro. Per inciso: gli Amministratori Indipendenti, il Collegio Sindacale, la Società di Revisione, ma sopratutto la Consob, nulla hanno da eccepire. A voi cari lettori ogni considerazione e valutazione, noi ci siamo limitati ad esporre i fatti nudi e crudi, ma questa è la realtà di una parte almeno del mondo finanziario ed industriale italiano. categoria: Le Società ... fatti e misfatti | fonte: Fabris |
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