Carissimi visitatori del sito, come Vi avevamo promesso iniziamo a pubblicare un po’ di materiale sulla Montedison per cercare di capire o farci un’idea di cosa stà accadendo nel mondo industriale e finanziario. L’OPA lanciata da Italenergia sulla Montedison è l’inizio dello scontro finale dei “poteri forti”? Crediamo proprio di no, è una battaglia nella grande guerra apertasi qualche anno fa, per lo scontro finale ci vorrà ancora un po’ di tempo anche se riteniamo che non ci sarà mai uno scontro finale, perché non ci sarà più nessuno che possa pensare di detenere un potere così forte da non avere più avversari.
Pensiamo anche che questa OPA sia la prova generale per la prossima preda “Mediobanca”. Se solo il Prof. Bazoli avesse dato ascolto, poco più di due anni fa, a quell’azionista che in assemblea Banca Intesa gli aveva pubblicamente chiesto di concedergli una linea di credito di 30.000 miliardi per lanciare un’OPA su Mediobanca, ci saremmo risparmiati tanti problemi e, oggi, tutto sarebbe stato sistemato, ma tant’è. Chi è troppo avanti con le idee e con i tempi è stato dimostrato che sarà sempre un perdente: bisogna essere al posto giusto nel momento giusto, ne un momento prima ne un momento dopo.
La possibilità, quasi certezza più che una speranza, che il duo Lucchini – Bondi, vengano licenziati farà certamente felice chi l’aveva previsto troppo in anticipo: la rivista SpA ancora nell’aprile del 1997.
Per capire gli eventi iniziamo con la pubblicazione di due documenti:
l’articolo pubblicato su SpA dell’aprile 1997 a pagina 3 e la lettera di Sama al Corriere della Sera del 1 aprile 2001.
Andremo poi avanti pubblicando le dichiarazioni di Maranghi a varie assemblee di Mediobanca dove ha sempre dichiarato che Mediobanca non interferisce nella gestione delle aziende dove partecipa anche con pacchetti consistenti ma si limita ad esercitare il diritto di voto nelle assemblee in qualità di azionista. Vi sembra possibile ciò dopo quanto è accaduto in Montedison subito dopo il lancio dell’OPA da parte di Italenergia? Noi crediamo proprio di no! Chissà se la CONSOB indagherà.
Vi lasciamo alla lettura dei sopraccitati documenti, per la loro visualizzazione sono previsti dei collegamenti su questa stessa pagina.
Buona lettura e alla prossima puntata.